Le cadute con danno verificatesi in ambito sanitario rappresentano uno dei sinistri più frequenti secondo il Report MedMal Marsh (Marsh 2020. Studio sull’andamento del rischio da medical malpractice nella sanità italiana pubblica e privata, 11esima edizione) che raccoglie i dati provenienti da 66 strutture sanitarie in 12 regioni italiane: è infatti al quarto posto per frequenza (5,6% sui sinistri totali) nel report 2020, nel report 2019 era la terza causa di richiesta di risarcimento danni per frequenza (9,9% sui sinistri totali).
Circa il 20% delle cadute richiede un intervento medico, il 5-10% causa una frattura, con tutto ciò che ne consegue in termini di costi umani ed economici, diretti e indiretti. Circa il 60% delle cadute è ritenuto prevenibile: in questi casi è fondamentale che operatori, pazienti e caregiver, consapevoli del rischio di caduta, collaborino in modo integrato e costante (Canadian Patient Safety Institute (2018). Reducing Falls and Injuries from Falls Getting Started Kit: Evidence Update, 2018).
Le persone che cadono la prima volta, specie se anziani, presentano un rischio elevato di cadere nuovamente durante lo stesso anno e, come conseguenza del trauma, possono riportare danni anche gravi fino a giungere, in alcuni casi, alla morte (World Health Organization 2021. Step safely: strategies for preventing and managing falls across the life-course).
I pazienti affetti da patologie che possono compromettere la stabilità posturale risultano particolarmente a rischio; poiché lo scarso esercizio fisico espone a maggior rischio di caduta, tali pazienti devono essere stimolati ad utilizzare al meglio le proprie abilità e potenzialità residue, favorendo il più possibile l’autonomia. Il bisogno assistenziale di mobilizzazione e deambulazione richiede un’attenzione particolare da parte del personale sanitario, ai fini della prevenzione della caduta del paziente. Per questo motivo è importante che personale esperto (fisioterapisti, terapisti occupazionali) educhi gli operatori sulle modalità corrette per una movimentazione personalizzata ed una deambulazione in sicurezza. La movimentazione manuale, il trasferimento e il riposizionamento dei pazienti rappresentano un rischio di caduta, pertanto la scelta corretta e personalizzata di ausili specifici, progettati per movimentare i pazienti, risulta fondamentale per lavorare in sicurezza (Schoenfisch A.L., Kucera K.L., Lipscomb H.J., McIlvaine J., Becherer L., James T., Avent S., Use of Assistive Devices to Lift, Transfer, and Reposition Hospital Patients, Nursing research, january/Febryary 2019, Vol. 68, No 1, 3_12)