In questa scheda sono indicate le informazioni di base di un'Esperienza.
Titolo
DEFINIZIONE E VALIDAZIONE DELLE MODALITA' DI ESECUZIONE DELLO SCREENING DI PRIMO LIVELLO DEL TUMORE DEL COLON RETTO
Azienda
ATS DELLA BRIANZA
Unità di produzione
UFFICIO RICERCA E SVILUPPO MEDICINA PREVENTIVA DI COMUNITÀ
Tipologia pratica
Cambiamento protocollo, procedura o linee guida
Referente*
ANTONINA ILARDO
Email referente
antonina.ilardo@asl.lecco.it
Telefono referente
Anno riferimento
2010
Abstract cittadino
Lo screening che è effettuato mediante la ricerca del sangue occulto su un piccolo campione fecale è associato a una riduzione della mortalità per carcinoma colorettale. La ricerca del sangue occulto nelle feci è un'iniziativa di prevenzione oncologica rivolta ad una popolazione costituita da uomini e donne in età compresa tra i 50 e i 69 anni che ogni due anni ricevono l'invito.
Tale esame aiuta ad identificare i casi di malattia nella fase asintomatica e tutte le alterazioni che predispongono alla malattia (es: adenomi) nelle loro prime fasi di sviluppo dando così la possibilità di un tempestivo intervento terapeutico. Nei casi di tumori maligni, la diagnosi fatta in uno stato precoce, consente un miglior approccio chirurgico
Qui sono indicate le Raccomandazioni, emanate dal Ministero della Salute in tema
di Eventi Sentinella, e gli Eventi Avversi che sono state seguite o riscontrati
nell'esperienza.
Raccomandazioni
1. 1. Corretto utilizzo delle soluzioni concentrate di Cloruro di Potassio - KCL ed altre soluzioni concentrate contenenti Potassio 2. 2. Prevenzione della ritenzione di garze, strumenti o altro materiale all'interno del sito chirurgico 3. 3. Corretta identificazione dei pazienti, del sito chirurgico e della procedura 4. 4. Prevenzione del suicidio di paziente in ospedale 5. 5. Prevenzione della reazione trasfusionale da incompatibilità AB0 6. 6. Prevenzione della morte materna correlata al travaglio e/o parto 7. 7. Prevenzione della morte, coma o grave danno derivati da errori in terapia farmacologica 8. 8. Prevenzione degli atti di violenza a danno degli operatori sanitari 9. 9. Prevenzione degli eventi avversi conseguenti al malfunzionamento dei dispositivi medici/apparecchi elettromedicali 10. 10. Prevenzione dell'osteonecrosi della mascella/mandibola da bifosfonati 11. 11. Morte o grave danno conseguenti ad un malfunzionamento del sistema di trasporto (intraospedaliero, extraospedaliero) 12. 12. Prevenzione degli errori in terapia con farmaci "Look-alike/sound-alike" 13. 13. Raccomandazione per la prevenzione e la gestione della caduta del paziente nelle strutture sanitarie 14. 14. Raccomandazione per la prevenzione degli errori in terapia con farmaci antineoplastici 15. 15. Morte o grave danno conseguente a non corretta attribuzione del codice triage nella Centrale operativa 118 e/o all’interno del Pronto soccorso 16. 16. Raccomandazione per la prevenzione della morte o disabilità permanente in neonato sano di peso>2500 grammi non correlata a malattia congenita 17. 17. Raccomandazione per la riconciliazione della terapia farmacologica
Eventi avversi
1. Procedura in paziente sbagliato, in parte del corpo sbagliato o errata procedura su paziente corretto 2. Strumento o altro materiale lasciato all'interno del sito chirurgico che richieda un successivo intervento o ulteriori procedure 3. Reazione trasfusionale conseguente ad incompatibilità AB0 4. Morte, coma o gravi alterazioni funzionali derivati da errori in terapia farmacologica 5. Morte materna o malattia grave correlata al travaglio e/o parto 6. Morte o disabilità permanente in neonato sano di peso > 2500g non correlata a malattia congenita 7. Morte o grave danno per caduta di paziente 8. Suicidio o tentato suicidio di paziente in ospedale 9. Violenza su paziente 10. Atti di violenza a danno di operatore 11. Morte o grave danno conseguente ad un malfunzionamento del sistema di trasporto (intraospedaliero, extraospedaliero) 12. Morte o grave danno conseguente a non corretta attribuzione del codice triage nella Centrale operativa 118 e/o all'interno del pronto soccorso 13. Morte o grave danno imprevisti a seguito dell'intervento chirurgico 14. Igiene mani 15. Lesioni da pressione 16. Infezioni ospedaliere 17. Trombosi venosa profonda 18. Altri eventi avversi clinici
L'implementazione della raccomandazione è avvenuta a seguito di una specifica
indicazione di:
Regione Azienda Unità di produzione
Nel caso l'intervento sia stato attuato in applicazione di linee guida e/o
raccomandazioni e/o campagne internazionali, descrivere sinteticamente
l'iniziativa, nonché le modalità in cui essa è stata adattata al contesto
locale.
Linee guida per gli screening oncologici Regione Lombardia - DECRETO N. 25854 DEL 30 DICEMBRE 2002. Per l'effettuazione dell'intervento sono state recepite le istruzioni operative contenute nelle citate linee guida. L'esecuzione del test di primo livello (FOBT) viene effettuato ad opera del Laboratorio di Sanità Pubblica.Ci si avvale della collaborazione dell'unica Azienda Ospedaliera presente sul territorio e di due Case di Cura per gli accertamenti/approfondimenti di secondo livello.
Descrizione delle problematiche riscontrate alla base dell'esperienza
Delineare, ove possibile, lo stato dell'arte della letteratura
Verificare l'idoneità dei campioni per la ricerca di sangue occulto di pazienti soggetti a screening oncologico. Lo stato precedente l 'intervento prevede che la raccolta dei campioni, consegnati dagli utenti nei distretti di appartenenza,venga effettuata da personale ASL o da volontari di associazioni. Non appena i campioni raccolti giungono al Laboratorio di Sanità Pubblica gli operatori addetti devono verificarne l'idoneità ossia:
1- Verificare la presenza del nome dell'utente sulla provetta
2-Verificare la presenza del numero di telefono e delle firme del consenso informato sulla lettera di invito che deve accompagnare il campione
3-Verificare che il campione sia stato eseguito seguendo le istruzioni ossia che non sia stato eccessivamente riempito. In caso contrario si invia all'utente lettera informativa per consentire l'effettuazione di un successivo corretto campionamento, dandogli contestualmente la possibilità di ritirare una nuova provetta .
Tutte queste fasi necessitano di controllo sul rischio di errore e di implementazione della qualità.
Descrivere lo specifico problema locale che l'intervento proposto ha inteso affrontare (specificare l'eventuale specifico evento avverso che si è inteso prevenire/gestire)
Il problema che si è inteso affrontare è la corretta identificazione delle provette ( abbinamento provetta/assistito) pervenute al laboratorio in modo da contenere il rischio di errore di identificazione dell'assistito.
Delineare una analisi del contesto, descrivere ulteriori eventuali problematiche e metodi utilizzati perindividuarle
Il contesto in cui l'analisi del rischio è stata condotta prevede lo sviluppo di procedure atte a limitare il rischio di errori attraverso il rispetto delle seguenti modalità operative:
1- verifica della corrispondenza tra il codice a barre apposto sulla provetta e quello attaccato sulla lettera di invito;
2- verifica adeguato riempimento della provetta, in quanto le provette eccessivamente piene non sono analizzabili;
3- verifica della presenza o meno delle firme di consenso sul retro della lettera d'invito;
4- verifica presenza del consenso alla comunicazione al MMG ( nei casi in cui è prevista ).
Fornire una riflessione sui soggetti 'portatori di interesse' (i cittadini, i familiari, le organizzazioni di rappresentanza dei cittadini, le associazioni di volontariato, gli enti locali, il personale e i dirigenti delle aziende sanitarie, i sindacati, le assicurazioni, ecc.) rispetto al problema individuato
La gestione puntuale di una procedura, limitando il rischio di errori di identificazione, aiuta ad accrescere la fiducia del cittadino e dei suoi familiari verso il soggetto istituzionale che propone il servizio.
Citare eventuali esperienze analoghe implementate in altre sedi
TAle buona pratica è stata estesa anche alle le procedure dello screening del tumore della mammella mediante l'applicazione di codice a barre sulla lettera di invito.
Descrizione delle soluzioni individuate per affrontare le problematiche del caso
Descrizione dell'intervento effettuato
L'intervento è stato rivolto ad una parte del percorso di screening e nello specifico il primo livello, effettuato presso il Laboratorio di Sanità Pubblica, ha riguardato:
la verifica dell'idoneità delle provette, l'analisi dei campioni, l'invio dei risultati analitici e la conservazione delle lettere di invito e di consenso informato.
A tal fine sono state definite le seguenti procedure:
1- procedure operative per garantire l'idoneità del campione;
2- procedure operative per garantire l'idoneità e l'integrità della catena di trasporto;
3- metodologie analitiche utilizzate per le indagini di screening;
4- modalità di invio degli esiti informativi al servizio ASL e AO coinvolta
5- modalità di verifica dei dati;
6- modalità di protezione dei dati analitici.
Se trattasi di una esperienza conclusa (fornire data di conclusione) o ancora in corso (fornire data presunta di conclusione); se a regime o in fase sperimentale
Trattasi di esprienza a regime, soggetta a monitoraggio.
Gli obiettivi specifici
L'obiettivo specifico del presente progetto è quello di garantire la corretta identificazione del paziente attraverso l'individuazione delle fasi lavorative che potrebbero essere fonte di rischio.
I principali punti di forza
Rispetto dell'iter procedurale, uso di personale dedicato e specificatamente formato.
I principali punti di debolezza
I fattori di contesto che ne hanno reso possibile la realizzazione, con particolare riferimento al ruolo dei 'portatori di interesse' (fattori esogeni)
La collaborazione con le associazioni di volontariato presenti sul territorio ha rappresentato un'arma vincente.
Le associazioni hanno contribuito in maniera sostanziale all'ottima riuscita del programma di screeeng, sia sensibilizzando la popolazione sull'importanza della prevenzione sia logisticamente, presso i presidi Asl in occasione del ritiro delle provette consegnate dagli utenti.
Se e come sono state coinvolte le rappresentanze dei pazienti/cittadini
In alcune zone logisticamente disagiate, oltre alle associazioni di volontariato nella fase di ritiro delle provette ,spesso hanno dato un importante contributo le amministrazioni comunali , mettendo a disposizione personale e locali.
Eventuali criticità incontrate nel corso dell'implementazione e le modalità individuate per superarle
Maggiori difficoltà pratiche a reperire personale volontario si sono verificate in concomitanza dei periodi feriali
Il/I soggetto/i/ la/e figura/e professionale/i che gestisce/gestirà, a regime, l'intervento attuato
Dr.ssa Antonina Ilardo, responsabile degli screening oncologici della Asl della Provincia di Lecco, che usufruisce per la fase analitica del servizio del Laboratorio di Sanità Pubblica dell'Asl di Lecco.
Indicazione degli eventuali interventi formativi ed iniziative di comunicazione
Indicare l'eventuale realizzazione di interventi formativi specificandone la tipologia
Sono stati realizzati interventi formativi sul personale del Laboratorio di sanità Pubblica e sul personale dell'Ufficio Medicina Preventiva di Comunità addetti al progetto attraverso la formazione sul campo.
Indicare l'eventuale realizzazione di iniziative di comunicazione sull'esperienza (destinatari, strumenti, canali, ...)
Realizzato abstract pubblicato sulla rivista Pandora dove è stato illustrato l'iter procedurale dello screening del cancro del colon retto dell'Asl della Provincia di Lecco
Descrizione dei risultati conseguiti e dei metodi utilizzati per la loro valutazione
Descrivere i metodi utilizzati per la valutazione dei risultati e riportare i relativi indicatori
Definizione e validazione delle metodologie di raccolta, di analisi, di elaborazione dei risultati analitici dello screening del colon (audit; validazione e test di affidabilità degli strumenti; numero campioni idonei sul totale dei campioni). Riorganizzazione delle modalità di distribuzione delle provette alle farmacie, della raccolta delle suddette nei distretti e del relativo invio al Laboratorio Sanità Pubblica per l'analisi.
Riportare i risultati utilizzando dati di processo e/o di esito
Su 24285 test effettuati nel 2009 non è stato segnalato alcun errore di identificazione
Descrivere i cambiamenti avvenuti nell'organizzazione/struttura a seguito dell'implementazione dell'intervento
Le procedure sono state diffuse a tutto il personale direttamente coinvolto nel progetto.
Indicazione delle fonti di finanziamento per l'intervento ed analisi
economica
Fonti di finanziamento per l'intervento
Specificare se è stata effettuata una analisi economica dell'intervento ed in caso affermativo, descrivere la metodologia adottata (Analisi costo-efficacia? Analisi costo-beneficio? Analisi costo-utilità?) ed i risultati conseguiti con l'obiettivo di orientare le scelte di eventuali professionisti interessati a replicare l'esperienza.
In caso si intenda effettuare un'analisi economica si può far riferimento alle linee guida ISPOR RCT-CEA per l'analisi di costo-efficacia.
Economica: Costo stimato totale (per personale strutturato Asl , attrezzature e materiali per l'intervento in seno alla campagna annuale di screening su popolazione target) ¿ 184.592,00 ( si riporta il dato relazionato nel 2009)
Si precisa che il presente costo è solo una quota parte del costo globale della campagna, detta spesa è stata calcolata senza gli eventuali oneri sostenibile in assenza dell'ausilio del personale volontario.
Indicazione dei costi relativi al personale che ha partecipato al progetto, delle
spese sostenute per l'acquisizione di beni e servizi
Personale
Nessuna voce di spesa presente |
Altro personale
Nessuna voce di spesa presente |
Altro costo
Nessuna voce di spesa presente |
Indicazione della disponibilità a partecipare a programmi di valutazione
esterna, abstract in lingua inglese ed informazioni conclusive
dell'esperienza
Disponibilità a partecipare a programmi di valutazione esterna (audit/peer review)
Abstract in Inglese
DEFINITION OF THE SCREENING¿S INSTRUCTIONS FOR THE IMPLEMENTATION OF THE FIRST LEVEL OF CANCER OF THE COLON CONTROL
This work concerns the quality and suitability of samples for the detection of occult blood in patients subjected to cancer screening.
The purpose of these steps: define the modalities of implementation of the first-level screening of cancer of colon-rectum in particular the collection, analysis, analytical results of transmission and storage of the letters of invitation and informed consent in order to ensure an optimal setting:
Operational procedures to ensure the suitability of the sample;
Operational procedures to ensure the suitability and integrity of the transport chain;
The analytical methodologies used for investigations of screening
The methods of delivery of outcomes information to ASL and AO involved;
The methods of verification of data
The methods of data protection methods.
It was performed a training of Screening Service and Laboratory staff ¿ (field training)
The problem was improving the quality and suitability of samples for the detection of occult blood in patients subjected to cancer screening. The state before the intervention involves the collection of samples in the districts of membership of users conducted by ASL or voluntary associations. Operators should check the suitability of the sample are:
¿ Verify the presence of the user's name on the test
¿ Verify the presence of the telephone number and signature of informed consent on the letter of invitation to accompany the sample
¿ Verify that the sample was performed by following the instructions that was not overly filled. Otherwise the user is asked to repeat the sample by providing a new test tube and ask him to not fill it too.
All these stages need to control the risk of error and implementation of quality
It was obtained an assessment of methods of collection, analysis, processing of analytical results of the screening of the colon. This has led to a reorganization of the distribution of tubes to pharmacies, the collection of these districts and its sending to the LSP for the analysis.
Following it was developed a protocol for verification and proper allocation of samples, recording any anomalies encountered and their solutions.
The methods of verification of data
The methods of data protection methods.
It was performed a training of Screening Service and Laboratory staff ¿ (field training)
It was obtained an assessment of methods of collection, analysis, processing of analytical results of the screening of the colon. This has led to a reorganization of the distribution of tubes to pharmacies, the collection of these districts and its sending to the LSP for the analysis.
Following it was developed a protocol for verification and proper allocation of samples, recording any anomalies encountered and their solutions.
Indicare se la buona pratica è stata trasferita ad altre unità della stessa azienda e/o ad altre aziende e/o ad altre regioni
Tale buona pratica è stata estesa anche alle le procedure dello screening del tumore della mammella mediante l'applicazione di codice a barre sulla lettera di invito, dotando in via sperimentale l'Azienda Ospedaliera di lettori barcode.
Fornire eventuali informazioni che si ritengono rilevanti per la comprensione dell'esperienza e per il suo potenziale trasferimento
La scelta di estendere specifiche azioni correttive per diminuire il rischio di errori di identificazione del paziente rispecchia e rientra tra le scelte di politica aziendale tese al miglioramento continuo della qualità del servizio erogato
Fornire eventuali considerazioni conclusive sull'utilità pratica generale dell'intervento al fine di consentire ai fruitori del database di disporre di tutte le informazioni necessarie per la comprensione dell'esperienza e della trasferibilità di essa
La conoscienza di specifici punti critici può consentire interventi mirati ed efficaci.
Documenti correlati all'esperienza
Allegati: nessun file presente |
Se si desidera che l’esperienza venga inserita anche nel data base del progetto
PaSQ (
www.pasq.eu) si prega di
compilare il questionario in lingua inglese.
La sezione è disponibile per tutte le esperienze compilate a partire dal 2013
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